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Dal sito Fedi.Tips ho ripreso e tradotto questa guida su come rendere accessibili i post su #Mastodon: fedi.tips/how-do-i-make-posts-…
L'articolo è distribuito con licenza Creative Commons BY-SA 4.0
Un grosso grazie all'autore 😀
Le persone non vedenti e ipovedenti di Mastodon e del #Fediverso spesso usano speciali applicazioni audio chiamate “screen reader” che leggono il testo ad alta voce, in modo da poter capire cosa c'è sullo schermo.
I ciechi e i sordociechi usano spesso display braille che convertono il testo del computer in uno schermo braille .
Le persone sorde non hanno bisogno di lettori di schermo o di braille, ma hanno bisogno di descrizioni testuali di qualsiasi contenuto audio pubblicato, sia esso un file audio o un video contenente audio.
È molto importante considerare l'accessibilità quando si scrivono i post, in modo che le persone cieche, sorde e sordocieche possano accedere completamente ai contenuti. Ci sono molte cose semplici da fare che fanno una grande differenza!
1. Creare un nuovo post
2. Allegare un'immagine, un video o un audio
3. Quando l'immagine o il video o l'audio vengono visualizzati nella casella di modifica del post, da qualche parte nell'immagine o nel video stesso ci sarà un link con la dicitura “Alt” o “Descrizione” o “Descrivi la foto” o qualcosa di simile, spesso in un angolo. Fate clic su questo link.
4. Scrivete una descrizione testuale dell'immagine o del video o dell'audio. Non è necessario descrivere ogni dettaglio, basta scrivere ciò che si vuole far notare. Se pubblicate video con audio, ricordate di descrivere sia il video che l'audio.
5. Una volta terminata la descrizione, in alcune interfacce o app potrebbe essere necessario fare clic su “Applica” o “Fatto” per tornare a scrivere il post. Tuttavia, alcune app consentono di cliccare sul post per tornare a scriverlo. Qualunque sia l'applicazione o l'interfaccia utilizzata, fate così 🙂
6. Finite di scrivere il post e pubblicatelo
So che sembra una cosa lunga, ma ci si abitua molto rapidamente. Diventa una seconda natura e fa sì che i vostri post raggiungano un pubblico molto più vasto!
L'accessibilità è molto importante su Mastodon e sul resto del Fediverso. Molte persone non condividono i post con contenuti multimediali senza descrizione.
Se si pubblicano media senza descrizioni, si rende molto più difficile per le persone scoprire o condividere il post.
È una questione di contesto, ma la regola generale è quella di scrivere solo ciò che è importante notare in un'immagine, un video o un audio. Non deve essere tutto, ma solo ciò che è rilevante.
Se state parlando con qualcuno al telefono o scrivendo a qualcuno in una lettera e dovete descrivere a parole il vostro post con contenuti multimediali, quale livello di dettaglio usereste?
Se siete “normodotati” e vedete l'hashtag #Alt4Me sotto un post con dei contenuti multimediali, significa che una persona disabile sta chiedendo a qualcuno di scrivere una descrizione dell’elemento multimediale perché non è in grado di farlo. Rispondete al post con il tag #Alt4You e una descrizione.
Inoltre, se siete persone “normodotate” e vedete un contenuto multimediale degno di nota che non ha una descrizione e nessuno l'ha ancora richiesta, potete essere proattivi e rispondere con una descrizione usando il tag #Alt4You.
Sì! Anche se state scrivendo un post di solo testo senza contenuti multimediali, dovete comunque fare una serie di cose per rendere il vostro testo accessibile alle persone non vedenti che utilizzano screen reader:
• Quando pubblicate gli hashtag, usate il CamelCase (dove ogni parola inizia con una lettera maiuscola), ad esempio #DogsOfMastodon invece di #dogsofmastodon. Le lettere maiuscole consentono alle applicazioni di lettura dello schermo di separare correttamente le parole e di leggere l'hashtag ad alta voce. Questo rende il tag più facile da leggere anche per le persone vedenti!
• Non scrivete un “testo sarcastico” in cui prendete in giro qualcuno mettendo lettere maiuscole a caso. Le lettere maiuscole casuali all'interno delle parole impediscono il corretto funzionamento di uno screen reader, che legge tali parole come espressioni disarticolate prive di senso.
• Non utilizzate lunghe stringhe di emoji, poiché queste suonano molto fastidiose quando vengono lette ad alta voce dagli screen reader. L'uso di emoji non è un problema, sono solo i gruppi enormi di emoji raggruppati insieme a causare problemi. Cercate di non superare uno o due emoji per gruppo, se possibile.
• Non utilizzare caratteri volutamente oscuri per il nome utente, che possono sembrare incomprensibili quando vengono letti da uno screen reader (fare clic qui per un esempio ). I caratteri standard funzionano con gli screen reader, quelli oscuri di solito no.
Esiste un servizio di prohttps://fedi.tips/how-do-i-remember-to-add-text-descriptions-on-mastodon-and-the-fediverse/memoria automatico chiamato PleaseCaption che vi ricorderà via DM se dimenticate di aggiungere una descrizione con testo alt.
Potete modificare i vostri post per aggiungere le descrizioni in seguito.
È importante aggiungere descrizioni ai media in modo che siano accessibili, ma è anche importante non criticare chi non è in grado di farlo a causa della propria disabilità. Se qualcuno ha scritto #Alt4Me accanto ai media, significa che non può aggiungere descrizioni da solo. Non criticateli o commentate la mancanza di descrizioni, ma aiutateli rispondendo con un post #Alt4You che includa la vostra descrizione del media.
Se non c'è un tag #Alt4Me sul media non descritto, vale comunque la pena di essere educati, perché nessuno vuole che si creino cattivi sentimenti intorno al tema delle descrizioni. Si consiglia di rispondere semplicemente con una descrizione e con il tag #Alt4You; se sono abili, si spera che recepiscano il messaggio che le descrizioni sono preferibili.
Finché la descrizione viene aggiunta nella sezione Alt Text dell'immagine, non viene conteggiata nel limite di caratteri del post principale. C'è un limite ampio per le descrizioni (1500 caratteri su Mastodon), quindi non si dovrebbe esaurire lo spazio a disposizione.
Per maggiori informazioni su questo problema terminologico, consultare la guida agli hashtag.
#accessibilità #Mastodon #Fediverse #AltText
@Informa Pirata
di Leonhard Dobusch
Testo originale:
moment.at/story/apple-google-m…
Distribuito con licenza Creative Commons BY 4.0
Quando autocrati come Donald Trump prendono il potere, le istituzioni, le aziende e le organizzazioni della società civile non possono semplicemente continuare come prima. Quello in cui Google e Apple sbagliano, l'organizzazione no-profit Wikipedia riesce a fare meglio. Un commento di Leonhard Dobusch.
Il nome che da 500 anni viene dato al mare tra la costa meridionale degli Stati Uniti, il Messico e Cuba sembra essere uno dei problemi più importanti degli Stati Uniti. O almeno, così si potrebbe pensare. Perché uno dei primi atti di Donald Trump nel suo secondo mandato è stato quello di rinominarlo. Con un decreto, ha fatto rinominare il “Golfo del Messico” in “Golfo d'America”, secondo l'interpretazione ufficiale del governo statunitense.
In primo luogo, la “cambio di nome” è ovviamente un atto altamente simbolico che risponde a riflessi nazionalistici. Fa parte della strategia Flood-the-zone-with-shit-Strategie (Inonda il campo di merda) della nuova destra di Trump & Co. Ma è più di uno stupido scherzo, più di un semplice simbolo. Il cambio di nome costringe gli altri a relazionarsi con Trump.
Questo pone un problema ai produttori di mappe mondiali. Il mare deve essere chiamato come Trump lo immagina o come il resto del mondo e la maggioranza delle persone lo conoscono da secoli? I giganti della tecnologia statunitensi, Google e Apple, hanno deciso: si allineano ai rispettivi governi del paese - in questo caso anche a Trump. Negli Stati Uniti, questo è l'unico nome che utilizzano nei loro servizi di mappe. Ma nella versione in lingua tedesca di Google Maps, il “Golfo del Messico” è stato recentemente etichettato anche come “Golfo d'America”.
Quanto più assurda è l’azione di autocrati come Trump, tanto più forte è se gli altri potenti coinvolti si comportano come se questo fosse normale, come se si trattasse di faccende quotidiane. Questo è esattamente ciò che hanno fatto Google e Apple. Lutz Mache, responsabile degli affari governativi e delle politiche pubbliche di Google, ha risposto alle critiche sull’immsdiato cambio di nome di Google Maps: “In questo caso viene rispettata la legge in vigore. Nulla di più, nulla di meno”.
Inoltre, Mache ha citato una dichiarazione ufficiale (naturalmente su X-Twitter, dove se no?) in cui Google fa riferimento alla “prassi di lunga data” di adottare i cambiamenti di nome se sono stati modificati in fonti governative ufficiali (negli Stati Uniti si tratta del “Geographic Names Information System” (GNIS)). Può darsi che sia così, ma tale consuetudine non è una legge. E finché il GNIS non è stato usato impropriamente per la propaganda nazionalistica del governo, non è stato un problema.
Ma se i politici autoritari abusano delle istituzioni statali per scopi propagandistici, allora anche l'abitudine di continuare a fidarsi ciecamente di queste istituzioni deve essere messa in discussione.
Questo è importante perché tutto ciò che funziona senza resistenza è visto dagli autocrati come un invito a mettere una marcia in più. È così anche in questo caso: un deputato repubblicano ha presentato una mozione per rinominare la Groenlandia “Red, White and Blueland”.
Ci sono certamente delle alternative a questa reazione. Wikipedia, ad esempio, non solo è più resistente alla disinformazione rispetto alle piattaforme orientate al profitto, ma anche agli interventi propagandistici delle forze autoritarie.
Nella Wikipedia in lingua inglese, il “Golfo del Messico” viene ancora chiamato così. Il motivo è da ricercare nelle convenzioni di denominazione di Wikipedia: ciò che conta è il modo in cui ci si riferisce prevalentemente a un luogo, non come qualcuno pensa che debba essere chiamato.
È quindi giunto il momento che Google riconsideri la sua “prassi consolidata”. Perché non adottare semplicemente i termini geografici di Wikipedia? In ogni caso, il tempo del “Business as usual” è finito. Questa non è un’esercitazione.
Leonhard Dobusch è docente di Organizzazione all’università di Innsbruck, cofondatore di Momentum-Institut e Momentum-Magazin.
@Leonido
#GAFAM #mappe #USA #Trump #Wikipedia #imperialismo #traduzioni
@Informa Pirata
In un post su Framablog l’associazione Framasoft ha presentato Framamia un sito per condividere conoscenze , ricerche, problemi e domande attorno all’Intelligenza Artificiale.
Allo stesso tempo Framasoft ha rilasciato un primo risultato delle sue ricerche: Lokas, un prototipo di applicazione per Android e iOS che permette di registrare l’audio di una riunione e ottenere la trascrizione del testo.
Lo sviluppo di questa applicazione, qui una presentazione completa in inglese , dipenderà dai feedback degli utenti che vorranno provarla e dalla disponibilità delle risorse finanziarie che possano sosterne lo sviluppo.
Ecco l’inizio dell’articolo tradotto in italiano:
“Per contribuire a demistificare il tema dell'intelligenza artificiale, Framasoft pubblica una prima versione del sito web Framamia. Definizioni, problemi, rischi e domande: condividendo le conoscenze, speriamo di aiutare a recuperare il potere su queste tecnologie che stanno influenzando le nostre società. E per metterlo in pratica, Framasoft sta anche pubblicando l'applicazione Lokas, che presentiamo qui.”
Potete scaricare il testo integrale in formato .pdf dal link che trovate qui sotto:
nilocram.eu/edu/framamia-ita.p…
Sia Framamia che Lokas mi sembrano due buone ragioni per continuare a sostenere l’attività e i progetti di Framasoft:
Al momento, la raccolta di fondi ha superato i 150.000 euro, rimangono ancora 10 giorni per raggiungere almeno l’obiettivo minimo che si è posta Framasoft per festeggiare i suoi 20 anni di vita (200.000 euro).
Anche noi possiamo dare il nostro piccolo contributo! 😀
#IA #AI #Framasoft #SpeechToText
@Framasoft
@Informa Pirata
Trovate qui sotto la traduzione di un articolo di Louis Derrac, il testo è distribuito con licenza Creative Commons BY-SA
Nota: con web "progressista" sto deliberatamente usando un termine vago (che va oltre la divisione destra/sinistra) per includere la parte del web che non si riconosce nella deriva ultraconservatrice e di estrema destra di parte della tecnologia americana, incarnata da Elon Musk e X, tra gli altri.
Con l'elezione di Trump/Musk(1)Il social network X (ex Twitter) sta vivendo un altro episodio di "esodo" di massa. O, per essere più precisi, i social network concorrenti stanno assistendo a un nuovo episodio di arrivo di massa. Che non è proprio la stessa cosa. E non è esattamente una novità, visto che episodi del genere si verificano regolarmente da quando Elon Musk ha acquistato X.
Mentre un gran numero di utenti cerca un luogo meno tossico per esprimersi, molti lasciano (per alcuni⋅e⋅ in modo permanente) X per motivi morali.(2). E così, il social network che si sta gonfiando in questo momento è Bluesky.
Così la settimana scorsa ho creato un account Bluesky, giusto per vedere. Ho letto diversi articoli su questo social network, alcuni dei quali entusiasti, altri molto più sfumati e altri ancora molto negativi.(3). Oggi ho deciso: il web progressista farebbe bene a migrare direttamente su Mastodon, non su Bluesky. E perché no? Perché, a meno di un miracolo, Bluesky è il prossimo TwitterX.
Bluesky è stato creato da Jack Dorsey, lo stesso uomo che ha creato Twitter. Da allora ha lasciato il progetto, ma le idee sono sempre le stesse, le stesse ideologie (libertaria, tecno-utopica), le stesse persone. Riuscite a vedere l'inizio del problema? Bluesky è finanziato da grandi venture capitalist della Silicon Valley, non da persone che si accontentano di creare una rete sociale decentralizzata per il bene comune. Avevamo il diritto di essere ingenui a metà degli anni 2000, quando il social web ci veniva venduto come un'utopia. Oggi non è più così. Tra gli investitori, i primi sostenitori e i primi dipendenti di Bluesky c'è la galassia delle criptovalute. Quella che ha fatto attivamente campagna elettorale... per Donald Trump(4).
In termini morali, quindi, Bluesky sarà anche un social network molto giovane, ma non è già molto convincente. Ma ormai sappiamo che i progetti ideologici e politici giocano un ruolo decisivo nella tecnologia statunitense. In termini economici, Bluesky è nelle mani della classica big tech della Silicon Valley. Sperare che faccia qualcosa di diverso da quello che hanno fatto tutte le altre Big Tech (massimizzazione dei profitti, chiusura progressiva, economia dell'attenzione, cattura dei dati personali, pubblicità sempre più invasiva, diffusione virale dei contenuti tossici, ecc. Sarebbe addirittura come credere ai miracoli. Bisognerebbe credere che una società capitalista, finanziata da cripto-addetti e da Venture capitalist americani tecno-soluzionisti, si prenda davvero la briga di progettare un'infrastruttura tecnica che sia veramente open-source e interoperabile. Per il bene comune e l'interesse generale. A (molto) lungo termine(5). Yuhuu! Vi ricordate di OpenAI (la società dietro ChatGPT), che in origine era un'organizzazione no-profit il cui scopo era produrre scienza aperta sull'IA?
In breve, i progressisti del web, soprattutto quelli più militanti, non hanno tempo ed energia illimitati. Penso che sarebbe nel loro interesse risparmiare un po' di tempo saltando la fase Bluesky e migrando direttamente a un'istanza Mastodon. O, più in generale, a scoprire il Fediverso.(6). Non è perfetto, ovviamente, e ci sono ancora diversi problemi: i finanziamenti, perché nulla è gratuito, la moderazione, l'ergonomia, ecc... Naturalmente, come ogni nuovo strumento, ci vuole un po' di tempo per abituarsi e per costruire nuovi punti di riferimento. Ma esiste, funziona e fa progressi ogni giorno!
Vi aspettiamo, utenti progressisti del web alla ricerca di nuovi punti di riferimento. Venite ad aiutarci a costruire il social web alternativo di cui abbiamo disperatamente bisogno.
Nota: sto continuando le mie riflessioni in un altro articolo. Et si le problème des réseaux sociaux, c’étaient les phares ?
Note a piè di pagina
1. E quello che scopriamo gradualmente sul modo in cui Musk ha usato X per aiutare Trump a vincere, o sulla crescente influenza della tecnologia di destra negli Stati Uniti.
2. Meglio tardi che mai, personalmente già nel dicembre 2022 ritenevo che Twitter fosse (già) diventato il nuovo Truth Social e che abbandonarlo fosse diventata una scelta morale.
3. Li trovate nella mia raccolta di articoli da segnalare
4. The crypto industry plowed tens of millions into the election. Now, it’s looking for a return on that investment
5. A questo proposito dobbiamo tenere presente l'eccellente concetto di Cory Doctorow sulla "enshittification (merdificazione) " dei servizi digitali. In un suo articolo analizza in dettaglio il caso Bluesky.
6. Più che Mastodon, con molte altre piattaforme sociali che possono comunicare tra loro
#Mastodon
#Bluesky
#fediverso
@informapirata ⁂ :privacypride:
Su basta!, un media indipendente francese, c’è un interessante articolo che presenta l’esperienza delle “banche del tempo libero“ (Fritidsbanken), in particolare la sede di Malmoe, nel sud della Svezia: basta.media/Suede-recycleries-…
La sede si trova in un centro commerciale eha l’aspetto di un normale negozio di articoli sportivi, ma lì sci, pattini in linea, racchette da tennis, palloni, tende e altri articoli sportivi sono di seconda mano e non si vendono, ma si prestano gratuitamente per due settimane, basta lasciare il proprio nome e il proprio numero di telefono.
Nella sede di Malmoe c’è spazio anche per accese partite ai due tavoli da ping pong e non mancano le attività per la riparazione delle attrezzature, secondo la responsabile al momento nel negozio si prestano circa 150 oggetti al giorno, d’inverno, il doppio.
L’associazione delle Fritidsbanken è nata nel 2013 ed ora è diffusa in molti centri del paese, ha come scopo dare nuova vita ad attrezzature sportive usate, prestandole gratuitamente per promuovere l'attività sportiva e all'aria aperta. Le “banche del tempo libero” vengono finanziate dalle amministrazioni locali da associazioni per la promozione dello sport, da fondazioni e da alcune regioni.
L’associazione ha un suo sito con una versione anche in inglese dove spiega che cosa sono e come funzionano le Fritidsbanken: fritidsbanken.se/en/how-it-wor…
Un grand merci, un grosso grazie a @Basta! per la segnalazione di questa bella iniziativa.
#EconomiaCircolare #biblioteche #Svezia #sport #ambiente #condivisione #BancheDelTempoLibero @macfranc
Il quotidiano di sinistra tedesco ND ha pubblicato recentemente un articolo che racconta l’esperienza dei lavoratori del collettivo di fabbrica della ex GKN di Campi Bisenzio (Firenze), licenziati nel luglio 2021 e da allora in assemblea permanente, a partire da un’iniziativa di solidarietà alla lotta dei lavoratori promossa in Germania da Tobi Rosswog, un attivista tedesco nella lotta per il clima e per la trasformazione dell’intera industria automobilistica: https://www.nd-aktuell.de/artikel/1183320.konversion-lastenrad-aus-besetzter-fabrik-auf-deutschlandtour.html .
La didascalia dell'immagine dice: "Una cargo-bike della fabbrica occupata in giro per la Germania"
Tobi Rosswog usando una cargo-bike elettrica prodotta dal collettivo di fabbrica della ex GKN ha fatto un giro di sette giorni, per alcune città tedesche, partendo da Wolfsburg, la città della Volkswagen per arrivare a Stoccarda, la città della Mercedes Benz e l’ha chiamato “Konversiontour”, in questo suo tour è stato accompagnato da Anton Benz, un giornalista di ND.
Questo è il link alla home page del suo sito: tobi-rosswog.de/
Il collettivo di fabbrica della ex Gkn dopo il licenziamento collettivo, si è costituito in cooperativa, ha lanciato una campagna di azionariato popolare e ha presentato un piano industriale che prevede una riconversione della fabbrica per la produzione di cargo-bike e di pannelli solari, al momento questo piano non ha ricevuto alcuna risposta dalle autorità di governo e dagli amministratori regionali.
Quando Tobi Rosswog parte per il suo tour (metà giugno), i lavoratori dell’ex GKN sono già da 165 giorni senza stipendio, ogni sera l’attivista arriva in una città diversa, lo aspetta un incontro assemblea sulla situazione della fabbrica di Firenze, fa provare agli interessati la cargo-bike e raccoglie i pre-ordini, in una settimana ne ha raccolti circa 25. Il denaro è destinato a finanziare l'ulteriore produzione di cargo bike, e in alcuni casi può essere utilizzato anche per pagare gli stipendi. Dopo una settimana, due compagni sostituiscono Rosswog e girano la Germania per un'altra settimana.
Qui sotto l'immagine di due cargo-bike prodotte dalcollettivodi fabbrica,lo slogan dilangio è "La cargo-bike con la lotta attorno".
La cargo -bike con la lotta attorno
La cargo - bike si può pre-ordinare anche in Italia: ecco la pagina del sito del collettivo di fabbrica da cui è possibile farlo:
insorgiamo.org/cargo-bike/
Qui sotto invece una foto dall’incontro tenuto a Braunschweig, città sede di una delle fabbriche della VolksWagen, lo striscione dice: "Conversione della ex GKN subito. La lotta per il lavoro è lotta per il clima".
Foto di gruppo dell'incontro di Braunschweig
Un grosso grazie a Tobi Rosswog e a ND 🙂✊
#GKNFirenze #lavoro #CargoBike #solidarietà #Germania #MobiitàSostenibile #CrisiClimatica
@nd.Aktuell @macfranc @lgsp
Per festeggiare i 10 anni della campagna "Dégooglisons Internet" Framasoft rilancia e propone nuovi servizi e alcuni aggiornamenti di quelli esistenti. Il post su Framablog è molto lungo:
framablog.org/2024/06/13/dorlo…
Qui sotto trovate la traduzione italiana del sommario che rimanda al testo originale.
Per finanziare i suoi progetti Framasoft lancia un'altra raccolta di fondi, obiettivo 60000 euro in poco meno di un mese: https://soutenir.degooglisons-internet.org/en/
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Petizioni, lavagna condivisa, Tricount-like, ecc... Stiamo preparando nuovi servizi Framasoft e stiamo rinnovando quelli esistenti. Vi raccontiamo tutto, in particolare perché abbiamo bisogno del vostro aiuto.
10 anni fa, l'associazione Framasoft annunciava la sua campagna "Degooglizziamo Internet".
Allo stesso tempo, avevamo lanciato il collettivo CHATONS.
10 anni dopo, il mondo digitale si è evoluto e anche noi dobbiamo evolverci.
Di conseguenza, Framasoft ha deciso di rilanciare i suoi progetti di servizi online.
Dal maggio 2023 l’associazione ha realizzato numerosi lavori
Su cosa stiamo lavorando al momento
Framapétitions, un servizio per... le petizioni!
Framalab, per testare dei software prima che diventino dei servizi
Alternative al servizio di condivisione delle spese Tricount
Strumenti per lavagna condivisa online (diagrammi, schemi)
Strumenti per modificare i PDF online
Liberaforms, un potenziale successore di Framaforms
Quello su cui stiamo lavorando, ma senza garanzie
Aktivisda, per modificare rapidamente immagini
Framaspace: gestione dei soci, contabilità delle associazioni, nuove applicazioni, ecc.
Strumenti per aiutare le associazioni a valutare la loro impronta di carbonio
Per fare tutto questo, abbiamo bisogno del vostro aiuto
https://soutenir.degooglisons-internet.org/en/
@Informa Pirata @Framasoft @MajDen👠🎗☮️ ♀️🎨 @Marco Ciampa @Marco Gaiarin :pace: @Paolo Dongilli @Roberto Resoli
15.6.2024 08:30Per festeggiare i 10 anni della campagna "Dégooglisons Internet" Framasoft rilancia e propone nuovi servizi e alcuni aggiornamenti di quelli esistentiRipubblico qui su Friendica una vecchia traduzione dell'articolo "Il giorno in cui la mia mente è diventata open source" di Phil Shapiro
Qui il testo originale: opensource.com/life/12/4/day-m…, distribuito con licenza Creative Commons by-sa
Avevo letto l'articolo per la prima volta su Framablog nella traduzione francese di Alexis Kauffmann
Buona lettura 😀
Ricordo chiaramente il giorno esatto in cui la mia mente è diventata open source. Era una giornata fresca e soleggiata del novembre 1973. Dopo le lezioni alla scuola media, ho chiamato il mio migliore amico, Bruce Jordan e gli ho chiesto: “Posso venire a giocare adesso?” Bruce ha risposto: “Certo.” Sono saltato sulla mia bicicletta Schwinn, rossa e senza cambio e ho pedalato come un matto per tre chilometri fino alla casa di Bruce. Sono arrivato senza fiato, ma felice.
Era divertente giocare con Bruce, perché lui stava sempre inventando nuovi giochi da giocare sia all'interno che all'esterno. Non c'è mai stato un momento di noia a casa di Bruce. Così, quando quel giorno ci siamo seduti per giocare a Scarabeo, Bruce ha proposto spontaneamente: “Prendiamo ciascuno 10 lettere invece di 7, questo migliorerà molto il gioco». Ho protestato, "Ma le regole sulla scatola del gioco dicono che puoi prendere solo 7 lettere.”
Bruce subito ha risposto: “Quelle stampate sulla scatola non sono regole. Quelle sono regole suggerite. Tu ed io siamo liberi di migliorarle”. Ero un po’ stupito. Non avevo mai sentito prima un’ idea simile. “Ma le regole sulla scatola non sono scritte da adulti che sono molto più intelligenti di noi?” ho protestato.
Bruce mi ha spiegato con disinvoltura: “Le persone che hanno inventato questo gioco non sono più intelligente di me e di te, anche se sono adulti. Siamo in grado di creare per questo gioco regole migliori delle loro. Regole molto migliori”.
Ero ancora un po' scettico, fino a quando Bruce ha detto: “Senti, se questo gioco nei primi cinque minuti non è molto più divertente, torneremo a giocare il gioco con le regole della scatola.” Che mi sembrava un modo intelligente di procedere.
E in effetti, le regole di Bruce per Scarabeo hanno reso il gioco molto più divertente da giocare.
A metà, non ho potuto fare a meno di chiedergli: “Se le regole per Scarabeo possono essere migliorate, si possono migliorare anche le regole degli altri giochi?”
Bruce ha risposto: “Le regole di tutti i giochi possono essere migliorate. Non solo, tutto ciò che vedi nel mondo intorno a te, progettato dalla mente umana, tutto può essere migliorato. Tutto si può migliorare.”
Ascoltando queste parole, un fulmine mi ha attraversato la mente. In pochi secondi, la mia mente è diventata open source. In quel momento preciso ho saputo qual era lo scopo della mia vita e il mio destino: cercare intorno a me le cose che potevano essere migliorate, e quindi migliorarle.
Quando quella sera sono montato sulla mia bicicletta Schwinn per tornare a casa, la mia mente era intossicata da idee e possibilità. Avevo imparato più da Bruce Jordan in quel giorno di quanto avessi imparato in un intero anno di scuola. Venticinque anni prima che la frase “open source” venisse coniata, Bruce Jordan aveva reso open source la mia mente. Gli sarò sempre grato per questo.
Tornando a casa quella sera, ho deciso che nella mia vita avrei rivolto le mie energie ad ampliare le opportunità di apprendimento al di fuori della scuola, perché a volte l'apprendimento e le realizzazioni più significative avvengono al di fuori delle mura scolastiche. Oggi lavoro in una biblioteca pubblica nella zona di Washington DC e ogni giorno parlo con gli studenti delle scuole elementari e medie che si fermano per dire ciao. Ogni tanto incontro studenti la cui mente è ricettiva alle grandi idee. Quando succede, pianto dei piccoli semi nelle loro menti e li mando per la loro strada. Spetta a loro coltivare quei semi. Il mio ruolo è quello di piantare dei semi di idee nelle loro menti. Il loro ruolo è quello di osservare quei semi germogliare e scegliere se annaffiarli o no.
Ho imparato un'altra lezione importante da Bruce Jordan. Nello stesso anno, mi ha chiesto se volevo giocare a frisbee baseball. “Che cos'è il frisbee baseball?” ho chiesto incuriosito. Bruce mi ha risposto: “Non lo so, ma sembra un gran bel gioco. Creeremo le regole mentre andiamo verso il campo da baseball.”
In effetti, Bruce ha inventato le regole per il frisbee baseball mentre camminavamo lungo l'isolato che ci separava dal campo da baseball. E abbiamo giocato la partita con grande gioia fino a quando si riusciva a malapena a vedere il frisbee nel cielo serale. Quello che ho imparato da Bruce quel giorno è di non avere paura di andare avanti quando il tuo istinto ti dice che troverai delle cose buone che ti aspettano. Bruce era assolutamente sicuro che ci saremmo divertiti moltissimo a giocare a frisbee baseball. Ed è stato proprio così.
L'open source è un movimento per il software, ma è anche molto di più di questo. E’ un modo ottimista di guardare ad ogni oggetto e idea costruiti dall'uomo. Tutto può essere migliorato da cima a fondo. Tutto quello che serve è un po’ di creatività e la volontà di applicare la nostra mente al compito.
Vogliamo provarci? Le regole originali di ogni gioco sono stampate sulla scatola, ma queste regole sono solo dei suggerimenti. Sono migliorabili e devono essere migliorate per quanto possibile.
#OpenSource #giochi #apprendimento
@macfranc @Alexis Kauffmann @scuola@a.gup.pe
19.1.2024 23:04Il giorno in cui la mia mente è diventata open sourceAlla fine dello scorso anno è uscita una nuova versione di #Framalibre, l'annuario del #SoftwareLibero che è stato il primo mattone di #Framasoft:
framalibre.org/
Questa nuova versione presenta diverse novità sia nell'organizzazione dei contenuti che nell'interfaccia grafica. Qui la presentazione su #Framablog:
framablog.org/2023/12/26/offre…
Una funzione particolarmente interessante è la possibilità di creare una propria lista di software consigliati utilizzando il software libero Scribouilli per creare e condividere uno o più "mini-siti", il programma richiede il collegamento a un repository GIT.
Ho provato a giocare con questa funzione creando una mia piccola lista e traducendo alcune parti dell'interfaccia in italiano, naturalmente le schede dell'annuario sono in francese, ma rimangono sempre un utile punto di riferimento per la ricerca di software liberi.
Ecco la mia lista di prova, per semplicità e provvisoriamente, ho utilizzato il mio account su GitHub:
nilocram.github.io/edusoft/
@macfranc @Framasoft @epanto @Marco Ciampa
14.1.2024 09:49È uscita una nuova versione di Framalibre, l'annuario del software libero di FramasoftCome conclusione ideale di Libriamoci 2023, giornate di lettura a voce alta, vi presento qui in formato audio e in formato testo “Rigenerata” un racconto che parla della libertà e del piacere di andare in bicicletta.
Il racconto si può ascoltare da qui: funkwhale.it/library/tracks/12…
Un grosso grazie va a Cristina Castigliola (cristinacastigliola.it/index.p…), la bravissima attrice e speaker che ci ha regalato il suo tempo e la sua voce.
Il testo è tratto dalla raccolta Fatte di storie curata da Clara Marcolin e realizzata nell'ambito del progetto LibLab presso la biblioteca di Cormano (MI).
Il progetto LibLab, sviluppato tra il febbraio 2018 e il marzo 2019, ha coinvolto cinque biblioteche del CSBNO in un viaggio alla scoperta del Design Thinking e della progettazione partecipata, per rendere gli utenti protagonisti ed ideatori di servizi innovativi.
I testi sono stati scritti e condivisi attraverso la lettura ad alta voce da un gruppo di utenti italiane e straniere della biblioteca di Cormano.
Il testo del racconto si può scaricare da qui: dgxy.link/Rigenerata
L'autrice del testo ha deciso di rimanere anonima firmandosi con lo pseudonimo di Chitta.
Buona lettura e buon ascolto 😀
#bici #bicicletta #cicliste #lettura #podcast #fediverso #funkwhale
@Rivoluzione mobilità urbana🚶🚲🚋 @macfranc @il_biciclista 🚲 :antifa: 🌈 @Marcos M.
20.11.2023 15:11Rigenerata, un racconto sulla libertà e il piacere di andare in bicicletta